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25 Novembre - Spettacolo Teatrale La Papessa - Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

15-11-2022
Generale, Comunicati, Eventi e Manifestazioni
Comune di Portofino - 25 Novembre - Spettacolo Teatrale La Papessa - Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre alle ore 21 presso il Teatrino Comunale di Portofino, si terrà lo spettacolo "La Papessa", patrocinato dal Comune di Portofino, organizzato e promosso a cura dell'Associazione Culturale LIMELIGHT, in collaborazione con i Servizi Bibliotecari del Comune di Santa Margherita Ligure.
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
 
Protagonista del monologo di Andrea Balzola è Beatrice Schiaffino, giovane artista di grande talento. Una data significativa da più punti di vista per l’attrice, orgogliosamente legata alla sua terra di origine e a Portofino in particolare, grazie al padre Roberto, "Charlie", skipper velista e personaggio molto amato del borgo, prematuramente scomparso nel 2009. Un'emozione doppia, dunque, per la Schiaffino quella di tornare nella sua amata Portofino, con uno spettacolo potente e appassionante.
Le musiche originali sono di Alessandro Panatteri, i costumi di Loredana Redivo, la regia di Carmen Di Marzo, coordinamento audio e luci a cura di Chiara Barchi. Lo spettacolo dura 50 minuti.
 
Beatrice Schiaffino, Ligure doc di Rapallo, è un vulcano: attrice, presentatrice, autrice e counselor, si forma come attrice a Genova, poi Londra e Los Angeles. Si laurea con Lode in “Discipline dello spettacolo e della comunicazione” a Pisa con una tesi sul multimediale digitale applicato alla scena teatrale, per poi trasferirsi a Roma. Sempre in movimento, amante dei libri, dei viaggi e del mondo dell’arte, inizia la sua carriera in teatro, per poi continuare anche in ambito televisivo e cinematografico. Tra gli ultimi progetti cinematografici: Bang Bang Baby (serie Amazon Original), Riva in the movie (con Pierfrancesco Favino, gruppo Riva/Ferretti), Do ut des (film in uscita).
 
La storia è di grande impatto emotivo:
Intorno a Papa Giovanni VIII aleggia un mistero tra i più oscuri nella storia della Chiesa. Fu in carica negli anni dal 853 al 855, ma solo con la Riforma protestante, 600 anni dopo, si levò ogni segreto sulla sua figura. Perché Johannes Anglicus sotto la tiara fu Johanna, una donna. Fatto inconcepibile e blasfemo, per un’autorità religiosa tout court maschile e maschilista. Sì tale fu lo scandalo e la vergogna, nelle secrete stanze, che si decise di cancellare ogni traccia di questo pontificato. Che da allora, dunque, giace sospeso tra storia e leggenda...
La Papessa è uno spettacolo in bilico tra storia e realtà, dove quello che conta è la forza del messaggio. Intensità, profondità, umanità.
La Papessa rappresenta un’immagine di donna possente che, proprio a causa del suo profondo, urgente, violento bisogno di conoscenza, vive dilaniata da un atroce conflitto, quello di assecondare il suo essere donna e negarlo costantemente.
“La donna che vuole sapere è pericolosa… La donna che sa è ancora più pericolosa!”
Proprio per questo la Papessa diventa regina dell'ambivalenza, superando tutti i limiti e spingendosi al confine della blasfemia. Consapevole del fatto che ciò che la muove non è tanto la sete di potere, quanto quella di mettere alla prova il suo intelletto, di superare per arguzia gli altri, gli uomini. Tuttavia, per quanto Johanna o Johannes Anglicus si dimostri all'altezza delle difficoltà e superiore ai suoi pari, l'identità femminile della protagonista è troppo forte per essere sopita dal raggiungimento della conoscenza e alla fine esplode...
 
La Papessa nelle parole della protagonista, Beatrice Schiaffino:
"La Papessa è un progetto personale al quale tengo moltissimo, che ritengo attuale necessario nel panorama artistico e culturale odierno. Un lavoro che ha attraversato la pandemia in prova e finalmente ha visto la luce nel 2022. Si tratta di un monologo intimo e avvincente scritto per me da Andrea Balzola, che narra la storia della Papessa Giovanna, la donna che ha sfidato ogni legge e dettame del suo tempo (IX secolo) pur di affermare la propria identità. In un’epoca in cui la donna era discriminata fin dalla nascita come inadatta alla cultura e alla spiritualità, Giovanna si ribella, studia, si spinge oltre ogni limite fingendosi anche uomo, fino a rendere possibile l’impossibile: diventare Papa con il nome di Giovanni VIII. A metà - non a caso - tra storia e leggenda, la figura della Papessa diventa archetipo collettivo di coraggio e affermazione individuale, di conoscenza e solidità, come suggerito dalla misteriosa Papessa dei Tarocchi, da cui ci siano ispirati insieme all’autore. Un testo audace che tratta di emancipazione femminile, ma che in fondo parla a ciascuno di noi, incitando lo spettatore a difendere la propria libertà individuale, a qualsiasi costo. Le splendide musiche composte da Alessandro Panatteri e i costumi realizzati da Loredana Redivo impreziosiscono questo gioiello di teatro indipendente per la regia di Carmen di Marzo."

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